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Case Terrasini: sole, mare, storia, cultura e relax, case, quanto di meglio puoi trovare nel Mediterraneo |
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Un tesoro quasi nascosto: la Real Cantina Borbonica di Partinico Che la Sicilia sia una terra tutta da scoprire, anche da chi vi è nato, non è una novità! La vera sorpresa sta nello scovare, anche nel bel mezzo dell'entroterra palermitano, territori con storie che si perdono nella notte dei tempi. E così qualche giorno fa, dopo aver fatto colazione nel "mio" solito bar sul porto di Terrasini, ho deciso di fare una gita a Partinico, alla scoperta della Real Cantina Borbonica.
Arrivando a Partinico dall'autostrada Palermo-Mazara del Vallo, mi sono fermata in un bar del centro cittadino, molto bello e con delle vere e proprie rarità architettoniche e monumentali da ammirare (ma di questo vi parlerò in un altro racconto di viaggio). Mentre prendevo il caffè, la gentile signora del bar mi ha spiegato come raggiungere la Cantina Borbonica: "è semplice, deve prendere la strada che va a San Cipirrello (NdR: SS 113). Mentre cammina la vede la Cantina, è grandissima." Ed effettivamente, è stato facile arrivare.
L'immobile è importante, con una grande torre centrale ed un enorme ambiente di forma rettangolare a tre navate, sotto il quale c'è un sotterraneo dove venivano stipate le grandi botti della Real Casa.
Oggi Partinico è riconosciuta come città del vino, ma sono dovuti passare diversi secoli prima che l'intuizione dell'avvocato ed economista pugliese del re Ferdinando IV di Borbone - Felice Lioy - ritornasse ad essere sfruttata per l'economia di questo territorio. I vini di Partinico hanno una diffusione ed un riconoscimento internazionale. Ma già nel XIX secolo, sia il Re "illuminato" sia il suo consigliere pugliese avevano riconosciuto le potenzialità agricole di questa piana. Fu per fare concorrenza ai vini francesi che Ferdinando IV nel 1800 ordinò la costruzione di un impianto pre-industriale per la lavorazione dei prodotti agricoli, soprattutto dell'uva.
La piana di Partinico infatti, al centro della quale spicca il Colle Cesarò, è piantumata ad agrumi, mandorle, olivi, pesche, ma soprattutto a vigneti. Felice Lioy, che aveva tra l'altro osservato il metodo di vinificazione dei siciliani ritenendolo inadeguato e sbagliato, dimostra praticamente che il vino va prodotto con metodo.
Così, all'interno della cantina, viene realizzata una catena di montaggio ante litteram, dove avvenivano tutti i processi di produzione: dalla selezione e sgrappolatura delle uve, alla pigiatura per ricavare il mosto, dalla fermentazione all'imbottigliamento. Fu un grande successo! Ma dopo l'unità d'Italia questo patrimonio venne abbandonato e dimenticato. Alcuni anni fa, il Comune di Partinico l'ha acquistata e, dopo il restauro, messa a disposizione per mostre, eventi culturali, convegni ed attività di rivalorizzazione del territorio. Al suo interno conserva un piccolo ma prezioso Museo dei Pupi Siciliani di Nino Canino. Si può visitare solo su prenotazione (vedi dettagli alla fine).
Per quanto riguarda la produzione del vino, fortuna volle che altri Felice Lyoi, in età contemporanea, abbiano preso coscienza delle potenzialità di questo patrimonio naturale ed abbiano ricominciato a produrre vini di eccellenza.
Che dire allora: in alto i calici e "alla salute". Anche oggi posso tornare nella mia casa di Terrasini felice e soddisfatta per l'esperienza meravigliosa vissuta. di Monica Cecere - blogger flâneur per Caseterrasini.com
Real Cantina Borbonica via Principe Umberto, 312 - Partinico Per prenotazioni: 091 8901146 (lun-ven: ore 9:30/13:00 il mer: ore 9:30/13:00 e 16:00/18:00)
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Un tesoro quasi nascosto: la Real Cantina Borbonica di Partinico Che la Sicilia sia una terra tutta da scoprire, anche da chi vi è nato, non è una novità! La vera sorpresa sta nello scovare, anche nel bel mezzo dell'entroterra palermitano, territori con storie che si perdono nella notte dei tempi. E così qualche giorno fa, dopo aver fatto colazione nel "mio" solito bar sul porto di Terrasini, ho deciso di fare una gita a Partinico, alla scoperta della Real Cantina Borbonica.
Arrivando a Partinico dall'autostrada Palermo-Mazara del Vallo, mi sono fermata in un bar del centro cittadino, molto bello e con delle vere e proprie rarità architettoniche e monumentali da ammirare (ma di questo vi parlerò in un altro racconto di viaggio). Mentre prendevo il caffè, la gentile signora del bar mi ha spiegato come raggiungere la Cantina Borbonica: "è semplice, deve prendere la strada che va a San Cipirrello (NdR: SS 113). Mentre cammina la vede la Cantina, è grandissima." Ed effettivamente, è stato facile arrivare.
L'immobile è importante, con una grande torre centrale ed un enorme ambiente di forma rettangolare a tre navate, sotto il quale c'è un sotterraneo dove venivano stipate le grandi botti della Real Casa.
Oggi Partinico è riconosciuta come città del vino, ma sono dovuti passare diversi secoli prima che l'intuizione dell'avvocato ed economista pugliese del re Ferdinando IV di Borbone - Felice Lioy - ritornasse ad essere sfruttata per l'economia di questo territorio. I vini di Partinico hanno una diffusione ed un riconoscimento internazionale. Ma già nel XIX secolo, sia il Re "illuminato" sia il suo consigliere pugliese avevano riconosciuto le potenzialità agricole di questa piana. Fu per fare concorrenza ai vini francesi che Ferdinando IV nel 1800 ordinò la costruzione di un impianto pre-industriale per la lavorazione dei prodotti agricoli, soprattutto dell'uva.
La piana di Partinico infatti, al centro della quale spicca il Colle Cesarò, è piantumata ad agrumi, mandorle, olivi, pesche, ma soprattutto a vigneti. Felice Lioy, che aveva tra l'altro osservato il metodo di vinificazione dei siciliani ritenendolo inadeguato e sbagliato, dimostra praticamente che il vino va prodotto con metodo.
Così, all'interno della cantina, viene realizzata una catena di montaggio ante litteram, dove avvenivano tutti i processi di produzione: dalla selezione e sgrappolatura delle uve, alla pigiatura per ricavare il mosto, dalla fermentazione all'imbottigliamento. Fu un grande successo! Ma dopo l'unità d'Italia questo patrimonio venne abbandonato e dimenticato. Alcuni anni fa, il Comune di Partinico l'ha acquistata e, dopo il restauro, messa a disposizione per mostre, eventi culturali, convegni ed attività di rivalorizzazione del territorio. Al suo interno conserva un piccolo ma prezioso Museo dei Pupi Siciliani di Nino Canino. Si può visitare solo su prenotazione (vedi dettagli alla fine).
Per quanto riguarda la produzione del vino, fortuna volle che altri Felice Lyoi, in età contemporanea, abbiano preso coscienza delle potenzialità di questo patrimonio naturale ed abbiano ricominciato a produrre vini di eccellenza.
Che dire allora: in alto i calici e "alla salute". Anche oggi posso tornare nella mia casa di Terrasini felice e soddisfatta per l'esperienza meravigliosa vissuta. di Monica Cecere - blogger flâneur per Caseterrasini.com
Real Cantina Borbonica via Principe Umberto, 312 - Partinico Per prenotazioni: 091 8901146 (lun-ven: ore 9:30/13:00 il mer: ore 9:30/13:00 e 16:00/18:00)
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Un tesoro quasi nascosto: la Real Cantina Borbonica di Partinico Che la Sicilia sia una terra tutta da scoprire, anche da chi vi è nato, non è una novità! La vera sorpresa sta nello scovare, anche nel bel mezzo dell'entroterra palermitano, territori con storie che si perdono nella notte dei tempi. E così qualche giorno fa, dopo aver fatto colazione nel "mio" solito bar sul porto di Terrasini, ho deciso di fare una gita a Partinico, alla scoperta della Real Cantina Borbonica.
Arrivando a Partinico dall'autostrada Palermo-Mazara del Vallo, mi sono fermata in un bar del centro cittadino, molto bello e con delle vere e proprie rarità architettoniche e monumentali da ammirare (ma di questo vi parlerò in un altro racconto di viaggio). Mentre prendevo il caffè, la gentile signora del bar mi ha spiegato come raggiungere la Cantina Borbonica: "è semplice, deve prendere la strada che va a San Cipirrello (NdR: SS 113). Mentre cammina la vede la Cantina, è grandissima." Ed effettivamente, è stato facile arrivare.
L'immobile è importante, con una grande torre centrale ed un enorme ambiente di forma rettangolare a tre navate, sotto il quale c'è un sotterraneo dove venivano stipate le grandi botti della Real Casa.
Oggi Partinico è riconosciuta come città del vino, ma sono dovuti passare diversi secoli prima che l'intuizione dell'avvocato ed economista pugliese del re Ferdinando IV di Borbone - Felice Lioy - ritornasse ad essere sfruttata per l'economia di questo territorio. I vini di Partinico hanno una diffusione ed un riconoscimento internazionale. Ma già nel XIX secolo, sia il Re "illuminato" sia il suo consigliere pugliese avevano riconosciuto le potenzialità agricole di questa piana. Fu per fare concorrenza ai vini francesi che Ferdinando IV nel 1800 ordinò la costruzione di un impianto pre-industriale per la lavorazione dei prodotti agricoli, soprattutto dell'uva.
La piana di Partinico infatti, al centro della quale spicca il Colle Cesarò, è piantumata ad agrumi, mandorle, olivi, pesche, ma soprattutto a vigneti. Felice Lioy, che aveva tra l'altro osservato il metodo di vinificazione dei siciliani ritenendolo inadeguato e sbagliato, dimostra praticamente che il vino va prodotto con metodo.
Così, all'interno della cantina, viene realizzata una catena di montaggio ante litteram, dove avvenivano tutti i processi di produzione: dalla selezione e sgrappolatura delle uve, alla pigiatura per ricavare il mosto, dalla fermentazione all'imbottigliamento. Fu un grande successo! Ma dopo l'unità d'Italia questo patrimonio venne abbandonato e dimenticato. Alcuni anni fa, il Comune di Partinico l'ha acquistata e, dopo il restauro, messa a disposizione per mostre, eventi culturali, convegni ed attività di rivalorizzazione del territorio. Al suo interno conserva un piccolo ma prezioso Museo dei Pupi Siciliani di Nino Canino. Si può visitare solo su prenotazione (vedi dettagli alla fine).
Per quanto riguarda la produzione del vino, fortuna volle che altri Felice Lyoi, in età contemporanea, abbiano preso coscienza delle potenzialità di questo patrimonio naturale ed abbiano ricominciato a produrre vini di eccellenza.
Che dire allora: in alto i calici e "alla salute". Anche oggi posso tornare nella mia casa di Terrasini felice e soddisfatta per l'esperienza meravigliosa vissuta. di Monica Cecere - blogger flâneur per Caseterrasini.com
Real Cantina Borbonica via Principe Umberto, 312 - Partinico Per prenotazioni: 091 8901146 (lun-ven: ore 9:30/13:00 il mer: ore 9:30/13:00 e 16:00/18:00)
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