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Pigreco day





Il 14 marzo alle ore 15 del pomeriggio dovremmo fermarci un attimo e osservare sul display dell'orologio, con dicitura anglosassone, uno speciale numero che appare: 3 (mese), 14 giorno) e 15 (ora).

In realtà anche osservando l'orologio alle ore 3,14 minuti e 15 secondi potremmo osservare questa famosissima costante matematica quotidianamente. Un numero che per i matematici è stata una vera rivoluzione ma che in realtà è applicabile a tutti i campi della vita che spaziano dalla matematica quantistica all'arte, dalla storia alla geometria, dalla religione alla scienza, dalla fisica all'astronomia. Questo numero, il pi greco, è la costante matematica più famosa al mondo, chiamata così nel 1706 in onore del grandissimo matematico greco Pitagora di Samo (quello dell'altrettanto famoso teorema!!) e anche perché è l'iniziale della parola ''perimetro''. Essa rappresenta, nel linguaggio matematico, il rapporto tra la misura della lunghezza della circonferenza e la misura della lunghezza del diametro di un cerchio. In realtà viene anche chiamata la costante di Archimede poiché è a lui che si attribuisce la paternità della scoperta pur non essendoci fonti certe. Archimede, matematico, astronomo e inventore siciliano si pensa che scoprì, un metodo innovativo per calcolare le infinite cifre decimali del Pi greco, uno dei numeri più interessanti e misteriosi del mondo. La scoperta di questa costante matematica ha radici molto antiche e risale a circa 4000 anni fa. Questa costante era impiegata già dai Babilonesi che furono grandi matematici e architetti e, successivamente, fu utilizzata dagli Egizi, dagli Indiani, dai Cinesi e dai Greci.

Ma fu nel 1988, a San Francisco, che venne per la prima volta celebrato il primo PiGreco Day. L'iniziativa fu proposta dal curatore tecnico dell'Exploratorium, celebre museo della scienza, il fisico statunitense Larry Shaw. In quell' occasione di festa si prepararono delle torte a tema, per l'assonanza del termine inglese ''pie'' (torta) con ''pi''. Da allora la preparazione di torte e dolci rotondi è diventata una simpatica tradizione di questa giornata dedicata alla matematica. Dal 2017 il Pigreco Day viene celebrato anche in Italia ed il MIUR propone numerosissime iniziative, concorsi e quiz matematici, corse podistiche di 3,14 km, degustazioni secondo lo stile dell'American pie cocktail, con cibi circolari rigorosamente con diametro 3,14, decorando ambienti e realizzando attività didattiche a tema Pi Greco, per festeggiare questa giornata Internazionale presso tutte le scuole italiane. Sul Pi Greco esistono numerosi aneddoti e curiosità, A Parigi, al Palais de La Découverte (il museo interattivo dedicato alla scienza), c'è ad esempio la sala Pi greco. È una sala sferica sulla cui volta c'è una decorazione a forma di spirale, in onore della spirale di Archimede, che riproduce i primi 707 numeri decimali di Pi greco scritti a gruppi di dieci.

In matematica Pi Greco è un numero irrazionale, cioè non è una frazione. E' addirittura un numero trascendente, poiché le cifre decimali non si ripetono mai in modo regolare ed è un numero con un inizio ma senza una fine. Ma è difficile spiegare la magia di questo numero speciale, irrazionale e trascendente. Moltissimi matematici nelle varie epoche si sono dedicati allo studio di questa costante tra cui Eulero, Newton e Leibniz, per dare una spiegazione a questo numero infinito di cui si parla persino nella Bibbia a proposito dell'altare, ovviamente di forma circolare, costruito nel tempio del re Salomone (I Re 7,23). Ma la verità è che probabilmente non sempre ciò che ha inizio ha anche una fine e che non è possibile spiegare ogni cosa con leggi razionali, fisiche e matematiche, non a caso il Pi greco è considerato irrazionale e trascendente, forse il suo mistero ha origini molto più antiche e spirituali che non ci è dato conoscere al momento, ma che ci permettono di pensare che a volte è meraviglioso, nella vita, farsi prendere dall'irrazionalità del cuore e vivere in una dimensione che trascende da quella che semplicemente chiamiamo realtà. Se infatti si guarda con attenzione il simbolo Pi greco esso sembra quasi richiamare il simbolo di un ingresso, di una porta, di un passaggio verso un percorso che possa collegare ciò che è tangibile, ovvero è finito della nostra esistenza materiale con l'intangibile, il non-finito della nostra essenza. Anche in un antico testo sapienziale, Corpus Hermeticum, si dice che: ''Di tutti gli esseri viventi del creato, l'uomo (e la donna) è l'unico essere duplice: mortale secondo la sua corporeità e immortale secondo la sua essenza''. Come per dire che ognuno di noi per ritrovare se stesso deve necessariamente passare dagli eventi che si susseguono sulla superficie della propria vita, alla parte più profonda che genera e dirige tali eventi quindi per passare dalla superficie/circonferenza alla profondità/spessore è fondamentale considerare un elemento che non ha confini, qualcosa di infinito e indefinibile, irrazionale e trascendente come il Pi greco .



Pigreco day





Il 14 marzo alle ore 15 del pomeriggio dovremmo fermarci un attimo e osservare sul display dell'orologio, con dicitura anglosassone, uno speciale numero che appare: 3 (mese), 14 giorno) e 15 (ora).

In realtà anche osservando l'orologio alle ore 3,14 minuti e 15 secondi potremmo osservare questa famosissima costante matematica quotidianamente. Un numero che per i matematici è stata una vera rivoluzione ma che in realtà è applicabile a tutti i campi della vita che spaziano dalla matematica quantistica all'arte, dalla storia alla geometria, dalla religione alla scienza, dalla fisica all'astronomia. Questo numero, il pi greco, è la costante matematica più famosa al mondo, chiamata così nel 1706 in onore del grandissimo matematico greco Pitagora di Samo (quello dell'altrettanto famoso teorema!!) e anche perché è l'iniziale della parola ''perimetro''. Essa rappresenta, nel linguaggio matematico, il rapporto tra la misura della lunghezza della circonferenza e la misura della lunghezza del diametro di un cerchio. In realtà viene anche chiamata la costante di Archimede poiché è a lui che si attribuisce la paternità della scoperta pur non essendoci fonti certe. Archimede, matematico, astronomo e inventore siciliano si pensa che scoprì, un metodo innovativo per calcolare le infinite cifre decimali del Pi greco, uno dei numeri più interessanti e misteriosi del mondo. La scoperta di questa costante matematica ha radici molto antiche e risale a circa 4000 anni fa. Questa costante era impiegata già dai Babilonesi che furono grandi matematici e architetti e, successivamente, fu utilizzata dagli Egizi, dagli Indiani, dai Cinesi e dai Greci.

Ma fu nel 1988, a San Francisco, che venne per la prima volta celebrato il primo PiGreco Day. L'iniziativa fu proposta dal curatore tecnico dell'Exploratorium, celebre museo della scienza, il fisico statunitense Larry Shaw. In quell' occasione di festa si prepararono delle torte a tema, per l'assonanza del termine inglese ''pie'' (torta) con ''pi''. Da allora la preparazione di torte e dolci rotondi è diventata una simpatica tradizione di questa giornata dedicata alla matematica. Dal 2017 il Pigreco Day viene celebrato anche in Italia ed il MIUR propone numerosissime iniziative, concorsi e quiz matematici, corse podistiche di 3,14 km, degustazioni secondo lo stile dell'American pie cocktail, con cibi circolari rigorosamente con diametro 3,14, decorando ambienti e realizzando attività didattiche a tema Pi Greco, per festeggiare questa giornata Internazionale presso tutte le scuole italiane. Sul Pi Greco esistono numerosi aneddoti e curiosità, A Parigi, al Palais de La Découverte (il museo interattivo dedicato alla scienza), c'è ad esempio la sala Pi greco. È una sala sferica sulla cui volta c'è una decorazione a forma di spirale, in onore della spirale di Archimede, che riproduce i primi 707 numeri decimali di Pi greco scritti a gruppi di dieci.

In matematica Pi Greco è un numero irrazionale, cioè non è una frazione. E' addirittura un numero trascendente, poiché le cifre decimali non si ripetono mai in modo regolare ed è un numero con un inizio ma senza una fine. Ma è difficile spiegare la magia di questo numero speciale, irrazionale e trascendente. Moltissimi matematici nelle varie epoche si sono dedicati allo studio di questa costante tra cui Eulero, Newton e Leibniz, per dare una spiegazione a questo numero infinito di cui si parla persino nella Bibbia a proposito dell'altare, ovviamente di forma circolare, costruito nel tempio del re Salomone (I Re 7,23). Ma la verità è che probabilmente non sempre ciò che ha inizio ha anche una fine e che non è possibile spiegare ogni cosa con leggi razionali, fisiche e matematiche, non a caso il Pi greco è considerato irrazionale e trascendente, forse il suo mistero ha origini molto più antiche e spirituali che non ci è dato conoscere al momento, ma che ci permettono di pensare che a volte è meraviglioso, nella vita, farsi prendere dall'irrazionalità del cuore e vivere in una dimensione che trascende da quella che semplicemente chiamiamo realtà. Se infatti si guarda con attenzione il simbolo Pi greco esso sembra quasi richiamare il simbolo di un ingresso, di una porta, di un passaggio verso un percorso che possa collegare ciò che è tangibile, ovvero è finito della nostra esistenza materiale con l'intangibile, il non-finito della nostra essenza. Anche in un antico testo sapienziale, Corpus Hermeticum, si dice che: ''Di tutti gli esseri viventi del creato, l'uomo (e la donna) è l'unico essere duplice: mortale secondo la sua corporeità e immortale secondo la sua essenza''. Come per dire che ognuno di noi per ritrovare se stesso deve necessariamente passare dagli eventi che si susseguono sulla superficie della propria vita, alla parte più profonda che genera e dirige tali eventi quindi per passare dalla superficie/circonferenza alla profondità/spessore è fondamentale considerare un elemento che non ha confini, qualcosa di infinito e indefinibile, irrazionale e trascendente come il Pi greco .



Pigreco day





Il 14 marzo alle ore 15 del pomeriggio dovremmo fermarci un attimo e osservare sul display dell'orologio, con dicitura anglosassone, uno speciale numero che appare: 3 (mese), 14 giorno) e 15 (ora).

In realtà anche osservando l'orologio alle ore 3,14 minuti e 15 secondi potremmo osservare questa famosissima costante matematica quotidianamente. Un numero che per i matematici è stata una vera rivoluzione ma che in realtà è applicabile a tutti i campi della vita che spaziano dalla matematica quantistica all'arte, dalla storia alla geometria, dalla religione alla scienza, dalla fisica all'astronomia. Questo numero, il pi greco, è la costante matematica più famosa al mondo, chiamata così nel 1706 in onore del grandissimo matematico greco Pitagora di Samo (quello dell'altrettanto famoso teorema!!) e anche perché è l'iniziale della parola ''perimetro''. Essa rappresenta, nel linguaggio matematico, il rapporto tra la misura della lunghezza della circonferenza e la misura della lunghezza del diametro di un cerchio. In realtà viene anche chiamata la costante di Archimede poiché è a lui che si attribuisce la paternità della scoperta pur non essendoci fonti certe. Archimede, matematico, astronomo e inventore siciliano si pensa che scoprì, un metodo innovativo per calcolare le infinite cifre decimali del Pi greco, uno dei numeri più interessanti e misteriosi del mondo. La scoperta di questa costante matematica ha radici molto antiche e risale a circa 4000 anni fa. Questa costante era impiegata già dai Babilonesi che furono grandi matematici e architetti e, successivamente, fu utilizzata dagli Egizi, dagli Indiani, dai Cinesi e dai Greci.

Ma fu nel 1988, a San Francisco, che venne per la prima volta celebrato il primo PiGreco Day. L'iniziativa fu proposta dal curatore tecnico dell'Exploratorium, celebre museo della scienza, il fisico statunitense Larry Shaw. In quell' occasione di festa si prepararono delle torte a tema, per l'assonanza del termine inglese ''pie'' (torta) con ''pi''. Da allora la preparazione di torte e dolci rotondi è diventata una simpatica tradizione di questa giornata dedicata alla matematica. Dal 2017 il Pigreco Day viene celebrato anche in Italia ed il MIUR propone numerosissime iniziative, concorsi e quiz matematici, corse podistiche di 3,14 km, degustazioni secondo lo stile dell'American pie cocktail, con cibi circolari rigorosamente con diametro 3,14, decorando ambienti e realizzando attività didattiche a tema Pi Greco, per festeggiare questa giornata Internazionale presso tutte le scuole italiane. Sul Pi Greco esistono numerosi aneddoti e curiosità, A Parigi, al Palais de La Découverte (il museo interattivo dedicato alla scienza), c'è ad esempio la sala Pi greco. È una sala sferica sulla cui volta c'è una decorazione a forma di spirale, in onore della spirale di Archimede, che riproduce i primi 707 numeri decimali di Pi greco scritti a gruppi di dieci.

In matematica Pi Greco è un numero irrazionale, cioè non è una frazione. E' addirittura un numero trascendente, poiché le cifre decimali non si ripetono mai in modo regolare ed è un numero con un inizio ma senza una fine. Ma è difficile spiegare la magia di questo numero speciale, irrazionale e trascendente. Moltissimi matematici nelle varie epoche si sono dedicati allo studio di questa costante tra cui Eulero, Newton e Leibniz, per dare una spiegazione a questo numero infinito di cui si parla persino nella Bibbia a proposito dell'altare, ovviamente di forma circolare, costruito nel tempio del re Salomone (I Re 7,23). Ma la verità è che probabilmente non sempre ciò che ha inizio ha anche una fine e che non è possibile spiegare ogni cosa con leggi razionali, fisiche e matematiche, non a caso il Pi greco è considerato irrazionale e trascendente, forse il suo mistero ha origini molto più antiche e spirituali che non ci è dato conoscere al momento, ma che ci permettono di pensare che a volte è meraviglioso, nella vita, farsi prendere dall'irrazionalità del cuore e vivere in una dimensione che trascende da quella che semplicemente chiamiamo realtà. Se infatti si guarda con attenzione il simbolo Pi greco esso sembra quasi richiamare il simbolo di un ingresso, di una porta, di un passaggio verso un percorso che possa collegare ciò che è tangibile, ovvero è finito della nostra esistenza materiale con l'intangibile, il non-finito della nostra essenza. Anche in un antico testo sapienziale, Corpus Hermeticum, si dice che: ''Di tutti gli esseri viventi del creato, l'uomo (e la donna) è l'unico essere duplice: mortale secondo la sua corporeità e immortale secondo la sua essenza''. Come per dire che ognuno di noi per ritrovare se stesso deve necessariamente passare dagli eventi che si susseguono sulla superficie della propria vita, alla parte più profonda che genera e dirige tali eventi quindi per passare dalla superficie/circonferenza alla profondità/spessore è fondamentale considerare un elemento che non ha confini, qualcosa di infinito e indefinibile, irrazionale e trascendente come il Pi greco .



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